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BENSON. LA VITA È IL NEMICO - SCHEDA

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BENSON. LA vita È il Nemico

il 10 maggio per il 2º anniversario dalla morte - in collaborazione con Alphaville

Regia:  Maurizio Scarcella
Genere: Documentario
Paese: ITA - 2023
Durata: 1h - 40 min

Classificazione

📌VENERDÌ 10/5 ORE 21:00 

🎟️Intero €7,50

🎟️Ridotto €6,00 (over60a, under26a, disabili, newsletter mail o whatsapp) 

🎟️ PREVENDITE AL BOTTEGHINO IN ORARIO D'APERTURA (da 30min prima del primo spettacolo fino all'ora di inizio dell'ultimo) 

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Sinossi

“ Tanti muoiono ma io non sono mai morto. Spero!

O forse sono solo un illuso, o forse vivo in paradisi artificiali?!

Chi lo sa?
Ma la mia è una storia vera

ma piena di bugie ”

 

Roma 2016, quartiere Alessandrino (periferia Est della capitale).

In una piccola casa a piano terra, in cui echeggia il rumore del traffico locale, vivono Ester e suo marito Richard Benson. Volto noto dello spettacolo italiano, ormai caduto in disgrazia.

 

“Salve a tutti, sono Richard Benson e sono malato. Non posso permettermi le medicine quindi rivolgo un appello a tutti i miei fans, perché oggi rischio di morire”.

 

Queste parole che l’artista rilascia su RepubblicaTV, in breve tempo fanno il giro dei media italiani. Nel messaggio si vanta di essere uno dei chitarristi più veloci al mondo, di aver avuto collaborazioni con artisti internazionali dello scenario Rock e Metal, e di aver fatto negli anni oltre 10.000 concerti.

Sarà per via della sua dichiarazione shock, o per via del look malconcio che mai darebbe a pensare ad un passato così di successo. Ma per chi ne sente parlare per la prima volta, la domanda sorge spontanea:
 

“Chi diavolo è Richard Benson?!”

 

Amici e collaboratori ricostruiscono e confermano quella che è una carriera che ha inizio negli anni 70’, quando Benson muove i primi passi nell’ambiente del Prog Rock italiano. Negli anni 80/90 avviene la svolta, quando entra nelle case degli italiani grazie al suo lavoro di critico musicale per format televisivi, da lui sviluppati e curati.

 

Richard ha origini inglesi e anche se si sa poco della sua famiglia scopriamo che con difficoltà accettarono il suo desiderio, di diventare un grande musicista. Ciò nonostante la passione per la musica che lo vide impegnato su più fronti (da produttore musicale, a insegnante di metodi per chitarra) lo porterà ad incrociare la strada del suo grande amore, Ester Esposito, una fan che conquisterà il suo cuore fino ad accompagnarlo sul palco e nella vita privata.

Ma un passato apparentemente luminoso e fatto di successi, si rivelerà celare oscure e misteriose ombre.

 

Se girassimo per strada chiedendo alle persone se conoscono “Richard Benson”, le risposte sarebbero le più svariate:

 

“Quello che si faceva tirare i pomodori? Quello del pollo?

Andavo ai suoi concerti per potergli tirare di tutto!”.

E ancora:

“Il matto che urlava in televisione, certo che lo conosco!

Il Re del trash italiano, ancora vedo i suoi video su YouTube!”.

 

Ma sentiremmo anche:

 

“Un Mito Assoluto! Un uomo coraggioso capace di tenere testa a tutto e a tutti!”

E ancora:

“Un’enciclopedia vivente della musica Rock. Grazie a lui e ai suoi programmi ho scoperto un sacco di musica. E poi, quante risate mi ha donato!”

 

Questo perché Richard, nel tempo, è divenuto una curiosa figura mitologica, a cavallo tra underground e mainstream, odiato e amato. Amato per poterlo odiare.

 

Negli anni 2000 la persona sofisticata ed esperta di musica lascia spazio ad un personaggio grottesco, mitomane e vaneggiante. Capace di suscitare un fascino magnetico sul pubblico grazie ad un modo di comunicare irriverente e volgare. Tanto nei suoi spettacoli televisivi, quanto nei suoi concerti. Quest'ultimi caratterizzati da performance fatte di urla, insulti e soprattutto dal famoso lancio di oggetti sul palco da parte del pubblico.

Egli entrerà a far parte di un mondo vasto, quello di una sotto cultura “trash” che grazie all’avvento di internet ne amplifica la notorietà, esaltandone il carisma e il suo essere sopra le righe.

Ma chi lo conosce veramente non può che rimanere perplesso per il cambiamento dell’artista e soprattutto (a detta di molti dei suoi amici) per quelle scelte che sembrano celare qualcosa di più profondo e complesso.

 

Seguiremo la vita e la carriera di quest’uomo, in un viaggio dove il passato si riflette nel presente portando così Richard a dover fare i conti con quelle stesse scelte che ne hanno condizionato l’esistenza fino alla fine. Combattendo però con forza, determinazione e tenacia riuscirà ad ottenere in questa sua lotta contro la vita, ciò che ogni grande artista desidera. Essere per sempre immortale.

 

Riusciremo noi a comprendere chi è l’uomo dietro la maschera?

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